martedì 8 gennaio 2013

Missione extra (06) - Raccontare un gioco



Tra i diversi giochi didattici, mi ha colpito in particolar modo un software per bambini di età compresa tra i 9 e gli 11 anni, intitolato “Il giro del mondo in 6 giorni”. Ogni giorno viene stabilito un luogo diverso da raggiungere e in ogni destinazione, prima di proseguire il viaggio, occorre affrontare una prova. Il primo compito consiste nella ricerca, su un planisfero, della taiga finlandese, in 30 secondi. Il bambino viene aiutato nella ricerca attraverso indicazioni simili a quelle della “caccia al tesoro”: compare un’etichetta con la scritta “ACQUA” se il giocatore posiziona il mouse su un punto lontano dalla zona richiesta, mentre la scritta “FUOCO” indica l’avvicinarsi alla soluzione. Il punteggio assegnato è inversamente proporzionale al tempo impiegato a trovare la soluzione. Dopo aver trovato la taiga, viene specificato che nella grande foresta boreale ci sono milioni di zanzare e di giganteschi tafani e viene richiesto al giocatore di centrare il maggior numero di zanzare possibile. Così appare una schermata che raffigura sciami di zanzare in movimento, e il giocatore, per colpirle, deve posizionare il mouse e cliccare su queste. Si passa, così, al secondo giorno: il giocatore ha il compito di trovare l’Alaska. Successivamente, viene spiegato che l’ Alaska è una terra ricca di monti, foreste, laghi e fiumi risaliti dai salmoni. A questo punto, viene chiesto al giocatore di catturare il maggior numero di salmoni possibile ( il mouse rappresenta l’orso. Per catturare la preda, basta cliccarci sopra). L’attività del terzo giorno consiste nella ricerca dell’Etiopia. Subito dopo viene esplicitato che in questo stato si trova il ghepardo, l’animale più veloce al mondo, e viene richiesto al giocatore di fotografare questo animale il maggior numero di volte possibile, mentre appare una schermata raffigurante il ghepardo in corsa e una macchina fotografica che scatta una foto ogni volta che il giocatore clicca con il mouse. L’obiettivo del quarto giorno consiste nella ricerca del Cile. Nella schermata successiva viene spiegato che in Cile, precisamente sulle Ande, vivono i condor, che si nutrono di pecore. Viene dunque raffigurato il volatile e delle pecore che corrono: il giocatore, nel ruolo del condor, deve catturare il maggior numero di pecore possibile, dirigendo la traiettoria del volatile attraverso il mouse. Il quinto giorno, il compito del giocatore è quello di trovare il Nepal. A questo punto, viene specificato che qui si trova il K2, ossia il secondo monte del mondo per altezza. Il giocatore, nel ruolo di un alpinista, ha il compito di scalare il monte: la salita è molto difficile, perché dall’alto cadono grossi pezzi di ghiaccio; ogni metro di progressione significa guadagnare punti. L’alpinista può essere spostato a destra e a sinistra per evitare che si faccia male, mentre a salire ci pensa da solo. Il sesto e ultimo giorno è finalizzato alla ricerca del deserto Vittoria (Australia). Così, viene spiegato che in Australia ci sono vari animali, tra cui tanti conigli, e viene richiesto al giocatore di aiutare uno di questi a sfuggire ad un cane che gli dà la caccia. Tuttavia, viene specificato che il cane è velocissimo e prima o poi riuscirà a catturare il roditore, ma dopo un po’ di tempo, se il coniglio è ancora in gara, il giocatore inizierà a guadagnare punti. Questa prova segna la conclusione del viaggio, ma si può ricominciare il gioco per migliorare il punteggio.
Io ritengo che questo gioco sia molto utile dal punto di vista didattico, in quanto permette al bambino di ricordare più facilmente la posizione dei diversi luoghi geografici, poiché attraverso l’immagine e il ruolo attivo che assume il giocatore è possibile memorizzare i concetti in maniera più efficace e duratura. Inoltre, non è da sottovalutare che le conoscenze possono essere ampliate ulteriormente grazie alle prove che il giocatore è invitato a compiere: queste permettono al bambino di approfondire le conoscenze riguardanti le caratteristiche dei diversi territori geografici, in particolar modo le informazioni riguardanti la conformazione del territorio, la fauna e i rapporti di predazione. Un ulteriore aspetto che vorrei sottolineare, è che le prove sono utili anche per il potenziamento dei riflessi del bambino: per ottenere un punteggio significativo, occorre avere una prontezza di riflessi davvero notevole (Nella quinta prova, neanche io sono riuscita ad arrivare in cima!). Ho apprezzato molto anche la grafica e il messaggio finale, in cui il giocatore viene invitato a giocare di nuovo per migliorare il proprio punteggio, per far sì che il bambino, coinvolto in questa sfida, ripeta il gioco più volte, assumendo, così, una maggiore padronanza dal punto di vista contenutistico e, come ho spiegato precedentemente, una maggiore prontezza nei riflessi. L’unico limite che, a mio parere, può essere attribuito ad un simile gioco è la brevità: le esercitazioni, anche se utili ed efficaci, sono poche. Io ne aggiungerei qualcuna legata alla conoscenza delle bandiere, delle capitali e delle principali risorse e attività dei diversi stati, in maniera tale da fornire ai bambini un quadro geografico più completo ed esaustivo.

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